martedì 22 settembre 2015

http://crepanelmuro.blogspot.it/2015/09/la-melatonina-e-la-chiave-per.html

La Melatonina è la chiave per l’immortalità?

Fino a circa trent’anni fa si riteneva che la ghiandola pineale fosse sostanzialmente inutile. Alcuni scienziati ritenevano che si trattasse di un organo che nel corso della storia 


evolutiva dell’uomo aveva perso ogni funzione, fino a diventare superfluo.

Oggi alcuni ricercatori hanno dedicato tutti i loro studi a cercare di comprendere questa ghiandola, che si è svelato non essere affatto superflua, ma anzi “il regolatore dei regolatori”, in grado di decidere al durata della nostra vita.

La melatonina è una molecola dal potenziale energetico immenso che viene prodotta dalla ghiandola pineale situata nel nostro cervello. Con l’avanzare dell’età la produzione di questa sostanza diminuisce e il nostro organismo interpreta questo calo come un ordine a invecchiare.

Walter Pierpaoli, lo scienziato famoso in tutto il mondo per la scoperta delle proprietà anti-invecchiamento della melatonina, ha dedicato gli ultimi decenni per cercare di accedere al potenziale della ghiandola pineale e scoprire se ristabilendo i valori giovanili di melatonina il corpo possa mantenersi vivo e forte molto più a lungo, forse per sempre? ...


L’INVECCHIAMENTO E’ UN PROGRAMMA PRESTABILITO

“L’invecchiamento è un programma evolutivo del cervello dei mammiferi. Questo programma si esprime attraverso il sistema ormonale, la cui funzionalità ciclica, giornaliera e stagionale, è a propria volta controllata strettamente da una particolare ghiandola, la ghiandola pineale. Questo significa che, così come nel corso della vita umana si innestano a tempo debito fenomeni quali la crescita o la pubertà, a un certo punto un vero e proprio orologio interno indica che è il momento di invecchiare.

LA MELATONINA E’ LA CHIAVE PER RIMANDARE ALL’INFINITO L’INVECCHIAMENTO

La melatonina è di fondamentale importanza perché consente alla pineale di lavorare nelle migliori condizioni, di non invecchiare. Questo significa che tenendo la pineale sempre giovane si può rimandare in linea di principio all’infinito il momento in cui avviene il “lancio” del programma di invecchiamento. Soprattutto si può consentire alla pineale di produrre in condizioni ottimali le sostanze regolatrici dei ritmi ormonali che, in rapporto con i ritmi planetari delle stagioni, della luce, della temperatura, sono alla base di tutte le funzioni ormonali (basti pensare al ritmo mestruale lunare della donna). Esse sono indissolubilmente legate a tali ritmi dalla notte dei tempi, e l’estinzione di tali ritmi ormonali pilotati dalla pineale è l’invecchiamento stesso.” afferma il Dott. Pierpaoli nel suo libro La Chiave della Vita.

COSA ACCADE CON L’AVANZARE DEGLI ANNI

Il picco nella produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale si raggiunge durante la pubertà o subito dopo la sua conclusione. Nella maggioranza delle persone al più tardi al raggiungimento dei 25 anni si osserva un calo nella produzione di melatonina. Con l’aumentare dell’età la pineale comincia a decadere e, come dimostrano le radiografie effettuate su persone anziane, si formano delle calcificazioni (la cosiddetta “sabbia cerebrale”).

Nel corso della nostra vita la ghiandola pineale si comporta come una vera e propria centrale adibita alla produzione di enormi quantità di energia, nonché al controllo e alla regolazione di tutti i sistemi che compongono il nostro organismo. Con l’avanzare degli anni inizia lentamente ad atrofizzarsi, perdendo molti dei suoi pinealociti – cellule necessarie alla produzione di melatonina e di altre importanti sostanze.

Mano a mano che la pineale perde la propria funzionalità, smette anche di produrre e mettere in circolo la melatonina. A sua volta l’organismo ha sempre meno energia a disposizione e non riesce più a rispondere rapidamente alle sollecitazioni ambientali. Il sistema endocrino comincia a lavorare in maniera “irregolare”, si manifestano disturbi del sonno, cresce la sensibilità al caldo e al freddo, la digestione e la funzione urinaria si fanno più laboriose, il sistema immunitario s’indebolisce e l’organismo è sempre più esposto ai pericoli esterni (infezioni, allergie, sviluppo di cellule tumorali, ecc.); una catena di eventi che prende il nome di processo d’invecchiamento o senescenza.


L’IMMORTALITA’ TERRENA

  • Nel suo sito il Dott. Pierpaoli afferma chiaramente: “La scoperta che l’invecchiamento è frenabile e persino reversibile non ha ancora raggiunto la coscienza di molti. Infatti il lavaggio del cervello dalla nascita ci ha inculcato una visione precisa e indelebile del nostro destino, ove la presenza costante di malattie, ansie e dolori fa parte del “destino” dell’Uomo.

Contrariamente agli Occidentali, gli antichi indù già almeno 5000 anni fa seguivano invece le pratiche e le scienze che senza remore o pregiudizi parlavano di eternità terrena. Tutto questo suona a noi come delirio.

L’invecchiamento è solo e semplicemente il declino progressivo o rapido (malattie) della ciclicità ormonale legato al programma iscritto geneticamente nel complesso pinealico. Questo noi lo abbiamo dimostrato con inconfutabili esperimenti scientifici.”

Nelle antiche pratiche yogiche la ghiandola pineale aveva un ruolo fondamentale, e molte pratiche avevano proprio lo scopo di risvegliarla e di inondarla di energia per sperimentare l’unità col cosmo e attivare le potenzialità latenti dell’essere umano.

CHE COSA FARE PER TENERE E RIPORTARE IN SALUTE LA PINEALE

Le ricerche condotte da Pierpaoli e Regelson e i loro esperimenti sugli animali hanno dimostrato che il decadimento della ghiandola pineale e le sue conseguenze sull’organismo umano non sono un “destino ineluttabile”; al contrario, si tratta di processi che possono essere bloccati, se non addirittura invertiti. I due ricercatori hanno iniettato melatonina in topi nei quali il decadimento della pineale era già in fase avanzata e dopo pochi mesi hanno osservato che:
- la funzionalità della pineale era stata ripristinata e l’organismo aveva ripreso a produrre melatonina in maniera autonoma;
- la pelle, ormai rugosa e sottile, era tornata spessa e luminosa;
- anche la funzione sessuale era stata ripristinata;
- il sistema immunitario si riprendeva a visto d’occhio, consentendo di eliminare cellule tumorali in fase di sviluppo;
- l’assunzione di cibo e la digestione erano tornate normali.

I topi che erano stati trattati con la melatonina sopravvissero il 33% del tempo in più rispetto a quelli a cui 


non era stata iniettata e malgrado l’età estremamente avanzata, i topi trattati con la melatonina godettero
 fino all’ultimo di una salute di ferro.

Ecco dei consigli pratici:
Il Dott. Pierpaoli ha messo a punto un prodotto diverso dalle melatonine in commercio, Melatonina Zinco-Selenio che ‘inondando’ il corpo di melatonina inibisce la produzione di melatonina della pineale permettendole di riposarsi e rigenerarsi;
- Praticare il Khechari Mudra
- Non usare acqua, dentifrici e chewing gum contenti fluoro, fluoruro di sodio e derivati;
- Dormire in una stanza completamente buia e staccare tutte le prese elettriche e dispositivi che possono generare campi elettromagnetici
- Spegnere computer, tablet e smartphone almeno un’ora prima di andare a dormire;
- Stare nella natura, esporsi al sole di giorno, camminare a piedi nudi (suolo naturale come sabbia, sassi, terra).

Concludo con una citazione del Dott.William Regelson tratta dall’introduzione del suo libro La fonte della giovinezza. Melatonina: abbiamo in noi la molecola che ci impedirà di invecchiare?:
“Ho settant’anni. Con mia stessa sorpresa, sono diventato improvvisamente cosciente della mia condizione mortale. Non posso permettermi di aspettare altri trent’anni. Non voglio vedere la mia creatività, la mia capacità di godere della bellezza di questa terra e della gioia sensuale del mio corpo, distrutte da un processo che, stando alla nostra ricerca, è reversibile e addirittura evitabile.”

domenica 16 agosto 2015

L'energia e le proprietà della Calendula:la sposa del SOLE

           LA CALENDULA: SPOSA DEL SOLE

                               
Il sole è uno dei nostri migliori amici in quanto migliora la nostra salute psicofisica.
La sua energia è euforizzante,ma dobbiamo goderne con intelligenza, evitando l’esposizione dissennata al sole che danneggia la pelle, approfittandone al meglio,senza abusarne e senza privarcene.
Per evitare le scottature non dovremmo esporci  al sole troppo a lungo almeno per i primi giorni,scegliendo una protezione adeguata in base al proprio fototipo.
Se dovesse  accadere però  di scottarci, la natura ci viene in aiuto anche in questa occasione .
Ottimo ed efficace è  l’olio ottenuto dai fiori di calendula  che oltre a reidratare la pelle disinfiamma , protegge e lenisce dalle scottature solari,arrossamenti e altri problemi cutanei. L’olio di calendula  è ricco infatti di grassi acidi insaturi e di sostanze cicatrizzanti, lenitive e antisettiche. La calendula quindi è un vegetale particolarmente amico della pelle.
Nei fiori e nelle parti verdi calendula sono presenti carotenoidi, flavonoidi e oli essenziali. I preparati a base di Calendula officinalis sono ricchi di triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi,carotenoidi,fitosteroli. .
La calendula, in particolare, ha un potente effetto lenitivo per l'epidermide arrossata e screpolata. Conoscendo le sue proprietà  è più facile sfruttare in modo pratico ed efficace la sua qualità.  Si possono  aggiungere all'acqua del bagno alcuni fiori di calendula  per otterrete un effetto di detersione e morbidezza, oppure si può  realizzare un impacco lenitivo: spalmate il gel alla calendula,qb su un velo di carta  specifica per pelli sensibili e stendete poi il tutto sulla zona interessata. Applicate il preparato per circa 5 minuti e   quei piccoli disturbi di infiammazione a poco a poco si attenueranno.
Il nome calendula deriva dal latino Calendæ, che significa “primo giorno del mese“. Infatti la calendula raggiunge il massimo della fioritura nel primo giorno d’ogni mese del periodo floreale. I latini chiamavano la Calendula “Solsequium che segue il sole: i fiori si aprono al sorgere del sole, lo seguono e si richiudono al tramonto. Un comportamento molto simile a quanto avviene per il girasole e per la passiflora, ma la più diffusa è certamente la Calendula officinalis.
Il fusto ramificato della calendula, termina con un fiore raccolto in capolini, la cui tonalità può variare tra il giallo e l’arancione acceso. La fioritura avviene ad inizio estate, fino ad autunno inoltrato.
E’ una pianta accompagnata da diverse leggende che la vedono protagonista, in Grecia, del dolore di Afrodite per la perdita del suo Adone, in Inghilterra, dove è chiamata Marigold, dei rituali legati alla Vergine Maria, legata al sole,in India per ripulire il Karma e  fiore da donare al fiume, in ricordo dei defunti .   Il sole ne condiziona il comportamento. Forse proprio per questo motivo, nei testi medievali era indicata col nome di Solis sponsa, ossia” “sposa del sole” .


sabato 27 giugno 2015

Storiella Trebi-Zen

Un giorno la luce ed il buio si incontrarono.

Per un pò di tempo la luce non riconobbe il buio,ed il buio non riconobbe la luce.

Quando però la luce riconobbe il buio si chiese se attraverso il suo amore puro potesse risollevare il buio.

Il buio però,intuito il pericolo di uscire dal suo profondo abisso,si scagliò contro la luce dicendo:"non ho bisogno di te,se rimani qui ti ostacolerò."

Allora la luce,con profondo dispiacere per la sorte del buio,dovette abbandonarlo,e andò via.

Ma ciò gli permise di salire ancora più in alto,di esplorare mete mai viste
e immaginate prima,
verso l'amore infinito.

(Eliana e suo Padre)

martedì 5 maggio 2015

Come curare la colite con metodi naturali!!!!

La fitoterapia offre una varietà di soluzioni per un disturbo come la colite.
-Lavanda:  Questa pianta ha la proprietà di eliminare le tensioni. È una pianta che ha effetti eccellenti sull'intestino, sia per quanto riguarda la regolarità, sia per intervenire su un colon irritato. La lavanda è ottima per le persone ansiose che vivono ogni situazione con allarmismo. Particolari circostanze e avvenimenti possono essere vissuti come pericolosi a tal punto da diventare vere e proprie ossessioni. La colite che nasce da questo tipo di problematiche  alterna meteorismo a semplice gonfiore, talvolta accompagnato da crampi e fitte molto intense. La diarrea che ne consegue è violenta e incontenibile, con spasmi. Assumiamo questo rimedio naturale in infuso, 1 cucchiaio in una tazza d'acqua, 2 volte al giorno per almeno tre mesi. oppure in O.E .due tre gocce al mattino e sera.L'olio essenziale si può anche massaggiare al livello delle tempie e dei polsi,in senso circolare e orario.
Mirtillo (Vaccinium myrtillus). È consigliabile quando la diarrea e stipsi si alternano, infatti assunto sia rosso che nero, questo rimedio fitoterapico   regolerà le funzioni intestinali. Il gonfiore è il tratto comune di questi stati che intervallano la colite con la stipsi e sono di solito causati da un' ansia costante che caratterizza il soggetto. La persona che può trarre beneficio dal mirtillo è colui o colei  ha difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti. Va assunto in  cps,2 op, per 2   volte al di,oppure  la  tintura madre (in poca acqua), 30 gocce per due volte al di',oppure il succo puro,due cucchiai al di'.

Inoltre per l'ansia e spasmi,prendere una tisana di Melissa  la sera ,addolcita con miele di tiglio.Non assumere spezie,ridurre il consumo di caffè,e depurarsi con uno sciroppo senza additivi,del tutto naturale a base di carciofo.

Infine praticare Yoga o Reiki almeno 15-20 minuti al giorno.




sabato 28 febbraio 2015

L'Amore e la Vita.


L’amore è un sentimento connaturato con la vita Universale. Esso fa vivere ed è presente in tutto il genere umano,nessuno escluso.

Mi tratterrò sull’amore , raccontandovi la seguente , commovente storia:
“ Esiste una tribù nell’Africa Orientale in cui l’arte degli affetti viene insegnata prima della nascita. In questa tribù la data di nascita non è il giorno del parto e nemmeno quello del concepimento, come accade in altri villaggi di altre culture. Per tale tribù la sua data di nascita è il giorno in cui il bambino viene pensato dalla mente della madre. Consapevole di concepire un bambino con un particolare uomo, la madre si allontana e si siede sotto un albero da sola, Li resta in ascolto finchè non ode il canto del bambino che pensa di concepire. Subito dopo ritorna al villaggio e lo insegna al padre, in modo che possano cantarlo insieme mentre fanno l’amore , invitando così il piccolo a unirsi a loro. Dopo il concepimento canta la melodia al bimbo che porta in grembo, poi la insegna alle donne anziane del villaggio e alle levatrici, in modo che durante le doglie e al momento miracoloso della nascita, il bimbo venga salutato dal suo canto. Dopo la nascita tutti gli abitanti del villaggio imparano la canzone del nuovo nato e gliela cantano quando cade o si fa male e anche nei momenti di trionfo e nei riti d’iniziazione”……
(Eliana e suo Padre).

lunedì 2 febbraio 2015

http://www.acam.it/candelora-origini-e-tradizioni-popolari-e-pagane/
Candles Water RocksPer quanto di chiara origine pagana, Il nome della festa è di origine cristiana, attribuito alla celebrazione del 2 di febbraio per ricordare la presentazione di Gesù al tempio quaranta giorni dopo la nascita. La festa venne introdotta tra il 492 e il 496 da Papa Gelasio I  in onore della Purificazione della Madonna.
In realtà il fuoco delle fiaccole romane prima, e dei ceri cristiani poi, fa inserire la Candelora nelle già note feste del Fuoco.
Le spiegazioni che vengono associate a questo tipo di rituali sono essenzialmente due,  da una parte si è pensato che tali riti si basassero su una magiaimitativa o “simpatica” del ciclo solare, dall’altra che avessero esclusivamente una funzione purificatrice. La prima ipotesi è però quella che qui ci sentiamo più propensi a “sponsorizzare”. Il messaggio insito nel rituale è ben chiaro: Nel momento in cui l’Inverno si fa più duro ecco che l’uomo tenta di esorcizzarlo riportando la “luce” sulla terra. Secondo l’idea primitiva di magia simpatica o imitativa, così come fuochi scaldano gli uomini, allo stesso modo il Sole deve tornare a riscaldare la terra.
L’idea della rappresentazione in terra del ciclo solare è anche celata in alcune usanze popolari centro europee di far ruzzolare una ruota infuocata giù per una collina o il correre per i campi con fiaccole accese 
per diffondere e riportare la luce e il calore nelle campagne.
Il falò prima e la candela poi diventano dunque il mezzo per propiziare il ritorno del calore, della luce e dunque della bella stagione e scacciare così l’ormai stanco Nume Inverno, che, come l’Antico nota, inizia a cedere il passo a un più lungo periodo solare. Ancora una volta la religione cristiana assorbe questecredenze associando tale festività alla Vergine Maria.
“La funzione fu istituita dalla Chiesa per togliere un antico costume dei gentili, che in questo giorno in onore della falsa dea Februa con fiaccole accese andavano scorrendo per le cittta’, mutando quella superstizione in religione e pieta’ cristiana”.
La festa divenne così quella  ‘delle candele’, e fu chiamata Candelora, dal tardo latino “candelorum”, per“candelaram”benedizione cioè delle candele.
Questi ceri benedetti venivano poi successivamente conservati nelle case dei fedeli e che venivano utilizzati anche per rituali magico-popolari che in realtà ben poco hanno a che fare con le tradizioni cristiane.

giovedì 1 gennaio 2015

https://www.youtube.com/watch?v=3FfIZmxQWiM&feature=share


AUGURI di BUON ANNO,per un anno felice all'insegna della pace e dell'armonia interiore.

CAMBIAMENTO VIBRAZIONALE SULLA TERRA.

 «All'ora attuale [ossia “oggi”, N.d.r.], c'è un immenso cambiamento vibrazionale sulla Terra, di cui risentono tutte le forme di vita. L'effetto accelera l'evoluzione degli schemi di comportamento sia positivi, sia negativi.
Ci sarà apparentemente un marcato aumento del negativo, fino a quando tali schemi non saranno elaborati e liberati, così come la polvere viene rimossa togliendo un oggetto rimasto per lungo tempo immobile. […] Durante questa pulizia […] riceverete vibrazioni come mai prima d'ora […] Questi cambiamenti arriveranno come onde che si avvicinano senza posa alla spiaggia, una dopo l'altra.
Lasciatevi andare e non soffermatevi su ciò che in voi non va.


Vi sentite pesanti? Scoprite quali sono i vostri pesi e lasciateli cadere.
Trovate il cibo ingombrante, i pensieri gravosi, le abitudini confuse, le persone stressanti? Liberatevene ed elevate la frequenza del vostro corpo fisico: accordatevi al cuore più puro della Madre Terra e là fatelo vibrare dolcemente.
Questo periodo si rivela per alcuni troppo difficile da affrontare coscientemente ed essi scelgono la morte, la malattia, la tossicomania o la follia come mezzi per evitare il mutamento.
Sappiate che non vi è alcun mezzo per evitare la trasformazione e non c'è nessuna ragione per averne paura».


 Djival Kool, il maestro tibetano

Laura Fezia.
. Djival Kool, il maestro tibetano